Non ci sono compromessi o il desiderio di compiacere a tutti i costi. Il titolo “Attentato alla Musica” richiama, in modo sfacciato, un’altra parte. Non il solito Festival ricco di “apparenti” buone intenzioni. No, il nostro “Attentato” è apocalittico e si dichiara diverso da ben sei edizioni. Non ci siamo mai aspettati nulla di facile o di scontato (le cose semplici le lasciamo agli altri). Ma un periodico, faticoso, scrupoloso setacciamento nei labirinti della cultura “altra” italiana, alla ricerca di formule inedite, di personaggi non catalogabili, di spunti utili per decifrare quello che vorremo fosse il futuro. Gli strumenti che utilizziamo? Poesia, musica, grafica. Non tralasciando l’arte del confronto. Cercando sempre di coinvolgere, di far partecipare, di condividere. Non un banale viaggio in solitaria di un piccolo nucleo di persone snob, nascoste dietro un abnorme ego (come succede spesso) ma un lungo respiro collettivo. Nel nostro caso, se non bastasse, itinerante. Un viaggio vero, non virtuale. Finanziato da nessuno, appoggiato da molti. Nutrito dalla creatività volontaria di tanti.
Nel programma dell’edizione 2016 vogliamo ricordare la collaborazione essenziale con Toast Records, la decana delle label alternative italiane; con i neonati Mc Ryan’s Music Festival di Torino e Fall Festival di Salerno; con la trasmissione televisiva Rock in Town; con AudioCoop Piemonte e Valle d’Aosta, consolidata “istituzione” nel panorama macro-regionale; con Wanted Primo Maggio, che tiene alto, tutto l’anno, il vessillo della Festa del Lavoro in Musica; con la prestigiosa rivista Classic Rock; con le tante voci musicali e poetiche di tutta Italia, che si alterneranno in vari punti della penisola. Questo è quanto e non ci sembra poco.