L’obiettivo del riconoscimento, unico nel suo genere in Italia, è quello di ordinare e sottolineare ogni anno i materiali cartacei che vanno ad analizzare e celebrare (da vari punti di vista), la storia della musica popolare contemporanea affrontata in tutti i suoi possibili e svariati aspetti. Dal “commerciale” al “colto” (tenendo presenti tutte le sfumature intermedie), con particolare attenzione verso le analisi che si sforzano di affrontare l’area creativa, materia del Premio, con sensibilità sociale.
(sezione Saggi) Daniele Biacchessi “Storie di rock italiano” (Jaka Book, 2016): “per l’analisi non consueta che ha posto in parallelo vicende sociali e fatti creativi”.
(sezione Biografie) Paolo Talanca “Ivan Graziani. Il primo cantautore Rock”, prefazione di Andrea Scanzi (Crac Edizioni, 2015): “per il coraggioso desiderio di sondare una figura artistica non ancora del tutto svelata”.
(sezione Autobiografie) J-Ax “Imperfetta forma” (Mondadori, 2016): “per la cocciuta voglia di raccontarsi”
(sezione Romanzi) Bruno Segalini “Fiamme e Rock’n’Roll”, introduzione di Sandrone Dazieri (Shake Edizioni, 2016): “per non aver abdigato alla propria rabbia”
(sezione Songbooks) Salvo Amore e Giuseppe Cardello “Poeta d’Amuri” (duetredue edizioni, 2015): “per l’audace e spericolata voglia di coniugare musica, poesia e voglia di futuro con il flusso della tradizione”.
(sezione Riviste) “Il Cantautore” (Sprea, 2016): “per la volontà di riportare alla luce il mondo della canzone d’Autore”.