Il primo Festival della Canzone di Torino aggiudicato a Davide Di Rosolini

Pubblico
Aggrappato all’ormai mitico Balconcino di via Mercanti (in realtà un ballatoio nel cuore della città), si è svolto il 26 febbraio, con successo, il primo “Festival della canzone di Torino” nato dalla fervida e alternativa mente di MCCS (al secolo Maksim Cristan, intellettuale croato regalato al rock’n’roll e Daria Spada, vocalist raffinata con tracce punk).
L’evento durato quasi due ore e introdotto dai fuori gara Nylon, ha dato in pasto ai presenti una manciata di prove d’Autore, tutte decisamente valide, che sono state giudicate da due votazioni distinte: pubblico ed “esperti” (lo scrittore Bruno Panebarco, Oriana Conte, in rappresentanza dell’editrice Sui Generis e Giulio Tedeschi di Toast Records).
E’ stato ritenuto degno della prima posizione (da ambo le giurie), il cantautore siciliano Davide Di Rosolini che ha presentato, con leggerezza cabarettistica, una ballata giocata su allusioni e doppi sensi. Notati, tra gli altri, Skulla, con “Ballo intimo”, Ilo Rosso con “Canzone di Murazzi” e Francesco Stabile con “Io sono”, interpretato dall’autore con una notevole carica emotiva. Da ricordare l’intervento scenico di Riccardo Tortarolo e il super ospite Peppino Leone.
Interventi poetici di Carlo Molinaro e Clara Vajtò e doverosa performance dei padroni di casa, gli MCCS, nella ormai consolidata formazione trio.
In gara: “Atti vandalici all’arte” del duo Marrone Quando Fugge, “Canzone di Murazzi” di Ila Rosso, “Autunno” di Stefano Turolla, “Pozzo strada” di Errico Canta male, “Ballo intimo” di Skulla, “Il dottor Puttaniere” di Pierangelo Iozza, “Il capitano ha smesso di fumare” di Gianluca Vigone, “Io sono” di Francesco Stabile e la “A1” di Davide Di Rosolini.
Ha condotto Greta Grosso; direttore di palco, Maksim Cristan; immagini video, Calro Molinaro; servizio fotografico, Giulio Tedeschi. Appoggio morale, Toast Records che ha ritenuto opportuno, in aggiunta, omaggiare gli Artisti in gara e un piccolo nucleo di presenti del cd/album “21 passi nel delirio” di Moreno Spirogi Lambertini (Skipping Records).