Sembrava scomparsa dai nostri miopi sguardi l’ingombrante mole di Camion, rivista di Poesia internazionale che nell’anno del Signore 1980 aveva sbancato nel circuito culturale europeo con soli due numeri cartacei e un terzo preparato e non pubblicato.
In realtà, l’idea mai morta, covava sotto le ceneri. Camion è tornato a rombare, pieno di benzina, munito di un nuovo treno di gomme, con vessilli colorati e un carico di buona Poesia da distribuire lungo il suo percorso.
Nel novembre del 2016 Giulio Tedeschi, a suo tempo ideatore della rivista, invita alcuni autori a registrare un reading nello studio torinese Minirec. Leggono brandelli di composizioni lo stesso Tedeschi, Gianni Milano, Giancarlo Pavanello, Bruno Rullo, Luca Onyricon Giglio, Nadia Sponzilli ed Enrico Mario Lazzarin. Ingegnere del suono Max Rivolta. Da questo felice episodio nasce l’idea di dare nuova vita a Camion in vesti digitali. Un’audiorivista da sfiorare con allenati polpastrelli e da ascoltare nei momenti di sublime solitudine. La riunione, con alcune aggiunte poetiche (tra cui Salvatore Sblando), si ripete il 28 dicembre presso Nora Book & Coffee di Via delle Orfane. Un incontro volutamente senza regole, condotto da Giulio Tedeschi che evita di partecipare alla lettura. Camion e i suoi camionisti si ritrovano al Minirec il 26 febbraio, per riascoltare il materiale registrato a novembre e decidere la scaletta del nuovo numero.
Il progetto a questo punto è da considerarsi in movimento, felicemente sulla strada. Questa nuova energia si esprime con l’organizzazione di “Poeti In Vetrina” il 7 aprile presso la libreria indipendente Aut di via Barbaroux a Torino. Un reading informale ma caldo di buone vibrazioni. Partenza alle 18,37, sforando di pochi minuti il programma. Breve introduzione di Giulio Tedeschi. A seguire Bruno Panebarco, che legge un crudo episodio tratto da uno dei suoi cinque romanzi verità (abbiamo un Hubert Selby italiano e facciamo finta di niente?); Bruno Rullo, che legge una ruvida Poesia giovanile; Kasko (batterista della band underground Viola Zann) che ripesca per l’occasione alcuni testi dalla sua prima raccolta; Ennio Onnis, che con consueta eleganza legge il testo inedito “Sukhoi-35” dalle forti indicazioni pacifiste; Renato Miritello, sperimentatore vocale e quando si ricorda anche Poeta; Giancarlo Pavanello, che con sempre verde esuberanza legge e ricorda, pungolato da Tedeschi; Luca Onyricon Giglio, Artista multimediale che consegna agli astanti alcuni suoi testi “elettrici”; Giulio Tedeschi che cita alcuni brevi episodi tratti da “Madras Ice Cream”.
Si approda alla chiusura con leggerezza; torna Bruno Rullo, con fogli svolazzanti e Bruno Panebarco, con un secondo episodio black. Saluti finali dell’organizzatore che indirizza baci in fronte alla ristretta platea.
Alle 20,15 un rinfresco offerto da Aut riunisce tutti quanti intorno a un tavolo tondo come il mondo.
Notati: Alessandro Liccardo della napoletana Volcano Records; Pierfrancesco Raineri della Raineri Vivaldelli Editore di Torino, accompagnato dalla consorte; l’attore doppiatore Ivo de Palma; il collezionista di vinile underground Gian Bass. Sempre presente Davide Ravan, convinto ed entusiasta titolare della libreria. che continuerà ad ospitare, oltre agli storici numeri di “Camion” anche i volumi di molti poeti della scena nazionale.