Un primo maggio piovoso, quasi autunnale a Torino, che ha registrato, tra l’altro, anche significativi scontri tra manifestanti e polizia durante il corteo del mattino.
Il sole o qualcosa di simile, nonostante tutto, si è fatto attendere ma è spuntato dalle parti delle 16.00 quando ormai Hiroshima Mon Amour, anche quest’anno teatro di Wanted Primo Maggio, ribolliva di movimento: sul palco, nei camerini, dietro al mixer, nei corridoi e davanti al bancone del bar, ancora impermeabile alla “sete” collettiva.
La sarabanda musicale ha preso il volo, secondo programmi, alle ore 19.00, con una brevissima introduzione del direttore artistico che ha dato il benvenuto ufficiale ai musicisti e alle prime frange di pubblico. Partenza a ritmo con il Live Talent che ha visto, nell’ordine, calcare il palco i salernitani “Panties Soldiers” (trio strumentale molto promettente), seguito dai giovanissimi palermitani “Four Guys one carbonara”. Candidi come le loro camicie hanno snocciolato un pop d’autore gradevolissimo, aggrappato intorno alla profonda voce del cantante. Terzi, a calcare la scena, i frizzanti “Guzuta”. Genovesi, con una front woman scatenata, in certi passaggi quasi punk.
Dopo loro, i bolognesi “Aabu”, con un accattivante teen rock disciplinato dalla precisione ritmica della batterista. Il richiamo del palco ha baciato poi i torinesi “Akira”, band di composti quarantenni dal sound bello squadrato. Chiusura in bellezza con i lombardi “The Bankrobber”, che hanno interpretato una miscela sonora ricca di sfumate sensazioni.
La prima fase di Wanted Primo Maggio si conclude con le considerazioni di Luca Calderan che commenta la situazione in tempo reale insieme a Erik Calvo (del Miscela Rock Festival) e ad Alessandro Liccardo della partenopea Volcano Records.
Mentre la giuria si chiude in camerino per decretare il progetto che avrà la possibilità di godere del premio finale (partecipare a svariati festival alternativi italiani) il palco ospita Bruno Rullo di Slam Italia che introduce il giovanissimo poeta metropolitano Roberto Carella. A seguire, sotto i riflettori, il musicista torinese Mauro Cavagliato degli Zauber che lancia un appello contro la riapertura dello Zoo torinese e annuncia una manifestazione nazionale contro la privatizzazione dei beni comuni che si terrà il 27 maggio sempre a Torino.
Ma la musica spinge forte. Scendono in campo gli “Zuth!”, marchigiani che sbaragliano subito il pubblico con un live-set pop rock imperdibile, incorniciato da un “coro” di ben tre chitarre.
Poi, crudo e ombroso, il rock noise di “Officine Aurora”. Il trio coglie l’occasione per presentare due nuove songs, prodotte artisticamente da Max Casacci e prossimamente edite da Toast Records.
Subito dopo, senza colpo ferire, il power rock modenese “Animarma”, sempre più rock, con Michele Forgione che erutta fuori controllo voce e sudori chitarristici. La pace ritorna grazie alla coppia Bruno Rullo e Nadia Sponzilli (la signora della Poesia torinese) che precede i genovesi The Five Faces, reduci dal recente tour in terra inglese e in serata particolarmente positiva.
Un attimo di sospensione per annunciare a doppia voce (quelle di Luca Calderan ed Erik Calvo) i vincitori del Live Talent, gli effervescenti “Guzuta”.
Mentre la platea si anima in attesa di buone nuove, salgono sul palco i “Waste Pipes”, colonne del rock’n’roll subalpino che mitragliano trenta minuti di pura elettricità, accolta con totale partecipazione da tutti i presenti.
La maratona sonora si chiude con Luca “Onyricon” Luca Onyricon Giglio, artista multimediale torinese definito da Paolo Ferrari “figura cult della musica sotterranea subalpina di matrice rock e post industriale” che legge tre suoi testi accompagnandoli da un tappetto di ritmi sintetizzati che non deludono gli irriducibili che lo hanno atteso sino al quell’ora.
E come tutte le favole che si rispettano, appena dopo mezzanotte, partono i saluti di rito alla platea, ormai nuda e cruda, da parte di Giulio Tedeschi. Una manciata di foto di rito sigillano il trapasso verso la notte.
La Giuria del Live Talent: Erik Calvo (Miscela Rock Festival), Alessandro Lisandro (Volcano Records), Luca Calderan (Taurinews), Sergio Cippo (Queen Music), Daniele Boretto (AudioCoop Piemonte).
L’evento è stato condotto e commentato da Luca Calderan. Servizio fotografico ufficiale di Sergio Cippo. Direttore di palco e coordinamento, Giulio Tedeschi. Logistica, Daniele Boretto.
Notati tra il pubblico, Fabrizio Gargarone direttore artistico di Hirohima, Salvatore Sblando di Periferia Letteraria, Maurizio Galia, autore dell’enciclopedica “Prog 40” (in ristampa una versione per il mercato inglese, con introduzione di Peter Gabriel), Aldo Bussolino di Scorribanda, Cristina Pieretti di Miscela Rock Festival, Claudio Oberti di Gun Club Music, il musicista e compositore Francesco Chiummento di Atto di Forza e molti altri protagonisti della scena underground locale e nazionale.
Presente nell’atrio di Hiroshima, per tutto il tempo della manifestazione, uno stand gestito da AudioCoop Piemonte, con una mini esposizione di materiali fonografici indipendenti.