Sono sedici volte che Toast Records celebra pubblicamente la Festa della Musica. Dal 2002, per la precisione. In questo non breve periodo la decana delle label underground italiane ha omaggiato l’arte musicale in vari modi e luoghi. A Torino e in giro per la penisola. Organizzando concerti, tavole rotonde, rassegne. In piazze e giardini. In iper-mercati. In rock-club. In librerie e discherie. Confondendo, volutamente, più arti. Collaborando con una nutrita schiera di partners, sempre diversi, tra cui il Meeting delle Etichette Indipendenti, l’Arci, il Comune di Torino, l’ex circuito Fnac, la Carovana dei Festival, AudioCoop. E varie case editrici, indie label, blog, riviste cartacee e online. Presentando, a conti fatti, alcune centinaia di progetti sonori tra emergenti e noti. Coinvolgendo vari segmenti del mondo del lavoro musicale: tecnici, giornalisti, dj’s, produttori, fotografi, video-makers. E da quest’anno lanciando anche un preciso sguardo alla scena poetica.
La libreria alternativa torinese, AUT di via Barbaroux n.8 a Torino è stata prescelta da Toast Records come la piccola ma agguerrita sede dell’edizione 2017.
Qui, dalle 18,00 alle 20,00 del 21 giugno, musica e poesia sono state date in pasto ad un pubblico attento, interessato e numeroso (nonostate il caldo feroce).
Sotto l’occhio vigile del label manager della Toast Records si sono presentati: il cantautore metropolitano Francesco Stabile, interpretando alcuni brani inediti tratti dal suo prossimo album; il poeta e pittore Giancarlo Pavanello, arrivato per l’occasione da Milano, che ha letto dei suoi brevissimi componimenti; il duo Giacomo Aime & Paolo Milano che ha regalato alcune canzoni tratte dall’album intitolato “Nel breve respiro del tempo”; la signora della poesia torinese Nadia Sponzilli che ha pescato testi selezionati dalle sue ultime due raccolte. Poi Luca Calderan ha descritto l’azione territoriale del blog Taurinews; il cantautore Calfa Pietro, accompagnato da una parte del Consorzio Musicisti Riuniti, ha consegnato agli astanti tre sue songs, una delle quali con un inatteso testo in piemontese; il gastronomo musicista Guietti Roberto ha ricordare la sua esperienza di direttore artistico del Festival Blues di Beinasco; l’artista multimediale Luca Onyricon Giglio ha letto due suoi testi in via di pubblicazione; Marcello Capra, ha presentando in solo una serie di suoi cavalli di battaglia; Salvatore Sblando, di Periferia Letteraria, ha annunciato alcuni appuntamenti futuri con la nuova poesia; Enrico Mario Lazzarin, con una inedita, folta, criniera di capelli bianchi ha letto alcune sue nuove poesie; Bruno Rullo, dopo aver invitato i presenti a intervenire alla finale di Slam Italia che si terrà il 24 giugno a Milano presso Casa Merini, ha declamato tre suoi testi; Mauro Cavagliato e Rosanna Galleggiante hanno interpretato (contaminando lettura e musica) un capitolo tratto dal volume “La musica è (in)finita” dello stesso Cavagliato.
Tra i presenti Sergio Cippo di Queen Music che ha seguito fotograficamente l’evento (minuto per minuto) e il video-sperimentatore Flavio Fassio.
Chiusura con un apprezzato bis di Marcello Capra e con i tradizionali ringraziamenti di Giulio Tedeschi.