C’è una mia foto in cui un sole ormai sdraiato all’orizzonte proietta una lunga ombra dell’inconfondibile Giulio sul bancone del locale in cui ci saremmo esibiti di li a poco. Giulio e la sua Toast Records (con l’immancabile Carla) per me si riassumono così. Una presenza costante, a volte invitante a volte burbera, a volte leggera a volte meno, ma sempre là. con la voglia di esserci senza invadere, con la capacità di scoprire senza imbrigliare.La musica indipendente deve tantissimo alla Toast Records. In tanti, oggi professionisti o semplici amatori, hanno attraversato quella stessa ombra sotto la quale ho avuto il piacere di passare anche io.
Paolo Poli Passera, architetto imprestato part-time alla musica. Attivo dai novanta con svariati progetti sonori, prima locali poi dal respiro nazionale come SUBà e Pop For Zombie.