Dopo il parziale fallimento del concertone di Capodanno in salsa capitolina e un tentativo di proposta alternativa, alla fine, star della serata, la storica Premiata Forneria Marconi (PFM).

Dopo l’iniziale e goffo progetto della Giunta romana per definire una serata di fine anno in musica con un cast di imprecisa qualità cretiva, è arrivata (da una felice idea del cantautore folk Enrico Capuano) una proposta decisamente intrigante. Organizzare molto velocemente un Capodanno diffuso: in pratica, distribuire in pillole “elettriche” e in vari punti della Capitalale, una serie di palchi dove far esibire realtà musicali con una forte matrice alternativa.  A questa proposta aveva aderito con entusiasmo il consorzio torinese formato da Toast Records, Wanted Primo Maggio e Attentato alla Musica, sotto l’egida di AudioCoop Piemonte e Valle d’Aosta. In realtà la decisione finale ha seguito dei criteri più “classici” e il capodanno capitolino ha ospitato al Circo Massimo Gabry Ponte, la storica PFM e l’Orchestraccia. Il contestatissimo Tony Effe invece, escluso dalla seratona ufficiale si esibirà la stessa sera al Palaeur.