Autunno 1971: a Torino si scatena una pazza attesa per una nuova rivista alternativa che in omaggio a quei tempi decisamente “selvaggi” avrà provocatoriamente la denominazione di Tampax. L’idea parte da Giulio Tedeschi, reduce da un suo precedente progetto sviluppato a fine inverno 1971 denominato Collettivo Controcultura. Tampax in breve riunì una squadra di belle persone vogliose di scrivere & parlare di musica, poesia, energie alternative, filosofie orientali, vita comunitaria e fumetti. Il progetto viene presentato nel febbraio del 1972 presso la torinese libreria Hellas, con un reading di poesia e musica. Colonna sonora a cura di Marco Gallesi, futuro co-fondatore degli “Arti e Mestieri”. Tampax ebbe una scapigliata vita durata svariate stagioni (due anni come rivista, poi come editrice) e a sua volta preparo’ il terreno al Centro di documentazione e ricerca stampa “Pancho Villa” (1977 / 1978), alla “Kaos T/Shirt” (1980 / 1983), alle riviste “Zombie International” (1978) e “Camion” (1980), alla punkzine “Krosta” (1981) e all’autogestione discografica Meccano Records (1979 / 1985), grande madre della Toast Records (dal 1985 ad oggi). Il volo magico di Tampax e’ stato ricordato da Luca Frazzi a pag.54 di “Sniffando Colla” (guida alle fanzine musicali italiane pubblicata in allegato al mensile Rumore nel gennaio di quest’anno) e involontariamente appare a 50 anni dalla sua nascita. Un tributo inaspettato. Ad perpetuam rei memoriam..