“Toccatevi l’amore è cieco” (sottotitolato “Prima, unica e brevissima storia del rock in Italia”) di Giulio Tedeschi, esce in allegato al numero 13/14 della audio-rivista Punto Zero (Toast Records) nel settembre 1993.
Contiene, in copertina, la riproduzione di “The land of time to come” di Henry Kutter e in quarta, un particolare del mitico fumetto di Stefano Tamburini “Morning Glory”. Idea grafica di Bananadura realizzata da Daniele Boretto. Il tutto dedicato alla memoria di Stefano Tamburini. 5 brevissimi capitoli: 1958/1969, 1970/1975, 1976/1979, 1980/1992, 1993. In chiusura, una citazione da “La società dello spettacolo” di Guy Debord.
Redatto in piena Tangentopoli, il capitolo 1993 ha toni che si sono dimostrati amaramente profetici. “Il silenzio di Tangentopoli. Rimangono a ticchettare tra le macerie fax ultima generazione e cellulari. I miti politici dal dopoguerra ad oggi sembrano sgretolati. Tigri di carta. Non è così. Troveranno il modo di rubarci anche il futuro. Quale futuro?”.
Poco mesi dopo iniziava l’era Berlusconi e un ventennio di sradicamento socioculturale che ha stritolato in un abbraccio suicida, destra e sinistra, buttando le basi per la tragica ed amorale situazione attuale.